domenica 3 maggio 2020

SCRIVERE SU PADLET: LE STORIE ispirate a Gianni Rodari

Faccina che fa l'occhiolino
Da pochi giorni abbiamo terminato di scrivere le storie su Twitter. Abbiamo partecipato ad un gioco letterario secondo il metodo TwLetteratura, organizzato dall'Equipe Formativa PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale) del Lazio, in occasione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Gianni Rodari, autore de "La grammatica della fantasia" e di innumerevoli storie che hanno accompagnato diverse generazioni di lettori. 
La partecipazione della classe, alle riscritture su Twitter, è iniziata sin da quando frequentavano la classe prima, con la rilettura di "Orlando Pazzo nel magico palazzo"  di Luigi Dal Cin (ne scrissi sul mio Blog personale, ahimè abbandonato da un po' di tempo!)  perciò non mi spaventava realizzare coi bambini anche questa nuova proposta sulla Grammatica della Fantasia di Gianni Rodari. 
C'era un aspetto però che mi  ha preoccupato, e non poco, quello di dover scrivere a distanza, ognuno dalle proprie case e da solo. 
L'emergenza Covid_19 con la conseguente sospensione delle attività didattiche in aula e quindi in presenza, mi ha costretto a porre in essere una "didattica a distanza" improvvisata, nessuno era preparato a ciò, nessuno sa come fare. Accogliere questa proposta di scrittura mi è sembrata una buona soluzione per coinvolgere i bambini in qualcosa di conosciuto, almeno in parte, anche se con mezzi e modalità totalmente differenti.
Come fare?
Ho proposto ai bambini di leggere i testi e le istruzioni raccolti in un fascicolo detto "Dispensa"  fornitoci dall'Equipe e dopo di scrivere sulla bacheca virtuale condivisa,  aperta da me su Padlet, una piattaforma web che consente di condividere materiali, i twitt relativi alla proposta della settimana: Binomi Fantastici, Ipotesi fantastiche, Errori Fantastici, Rime Fantastiche e per finire Grammatica Fantastica. 
Il tutto è avvenuto attraverso un contatto quotidiano con me nella classe virtuale Edmodo appena aperta.
Sono state cinque settimane di intensa scrittura che hanno visto i bambini impegnati e attivi su Edmodo, che per l'occasione hanno imparato ad usare,  e anche su Padlet quale strumento per la condivisione dei testi, che dopo io avrei twittato nell'account della classe.  Il software Padlet si è rivelato un ottimo ambiente per la condivisione delle scritture, per i commenti e soprattutto per sentirci ancora vicini, come se fossimo in classe... come se... 
Dovendo fare un lavoro insieme, ed essendo abituati a pensarsi e viversi come un gruppo i bambini si sono buttati a capofitto e affrontato questo distacco forzato, uniti dal lavoro; si è potuto proseguire con gli apprendimenti tecnologici già avviati negli anni precedenti e farlo anche con più consapevolezza, ma è soprattutto al supporto dei genitori direttamente coinvolti al fianco dei loro figli che si è potuto dare corpo (sembra quasi un ossimoro: dare corpo a qualcosa di virtuale!) a quanto fatto sino ad ora. I bambini incominciano ad essere più autonomi e consapevoli dei mezzi in uso.
È stato complesso, spesse volte non facile, ho dedicato ore del giorno e anche della notte ad organizzare gli ambienti per la scrittura, per raggiungere tutti e mettere tutti, nessuno escluso in condizioni di scrivere, ed il risultato è stato davvero lodevole per l'impegno e per l'uso creativo delle parole che la lingua ci pone a disposizione,  abbiamo cercato di restare "classe" con le vecchie abitudini ed intorno alle scritture si sono potute esprimere emozioni, paure, allegrie e tanto altro. Continueremo a scrivere.
Il muro su Padlet è pieno di storie, non tutte le ho potute pubblicare su twitter, perché andavano oltre il limite dei 280 caratteri imposti dal social, ma le ho raccolte e le pubblicherò qui, sul blog dei bambini, perché glielo devo come riconoscimento del grande impegno profuso. 
Grazie #RodariSocial per questa bellissima opportunità! 😉        
maestra Luisanna


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