Gentile Signor Presidente della Repubblica Italiana,
sono una studentessa che frequenta la quinta elementare a Cagliari. Ricordo che una volta, con la scuola, siamo andati in un parco della città a fare un laboratorio, dove ognuno di noi piantava un piantina e scriveva il proprio nome.
Adesso immagino quella piantina cresciuta, come lo sono io, come me ma da pianta, che rappresenta la mia crescita in questi cinque anni fantastici, mi sono ripromessa di andare di nuovo lì per dimostrare come sono adesso, sempre io, ma cresciuta, per questo la scuola non deve venire chiusa perché lo studio è molto importante, soprattutto in questo momento abbiamo bisogno di approfondire per proseguire verso le scuole medie dove si userà un diverso metodo di studio che dobbiamo cominciare a d apprendere quest’anno.
Tutti noi alle scuole primarie ci stiamo impegnando per rispettare tutte le misure di sicurezza che avete imposto perciò anche con misure di sicurezza più restrittive continueremo a studiare per diventare sapienti e maturi nella vita.
Spero che, voi che decidete, possiate farci restare a scuola senza doverci vedere attraverso uno schermo rinchiusi in casa, penso che con impegno, collaborazione e voglia di fare, questo nostro sogno si possa avverare.
Cordialmente,
Caterina
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